Vademecum proposto alle Anime Religiose
da un Pio Autore


Libretto di devozioni di cui Maria Valtorta si è frequentemente servita, e per chi sa leggere noterà molti punti di contatto con la vita di Maria Valtorta. Le sue scelte radicali di vita sono tutte presenti anche qui.

Suor Benigna Consolata Ferrero ebbe i natali alla terra, a Torino il 6 agosto 1885, alla chiesa col Santo battesimo il giorno 8 e le furono imposti nomi di Maria, Consolata, Teresa, Rosalia, Filomena. Se distinta agli occhi del mondo era la sua famiglia per la sua posizione sociale, più distinta ancora lo era in faccia alla Chiesa e a Dio per una vita profondamente perfettamente cristiana senza rispetti umani. donato uno strumento per una nuova evangelizzazione e non uno strumento per una nuovo modo di fare devozionismo. Amore e Scienza, Fede e Opere, Fede e Cultura devono andare di pari passo ed essere intrecciati, altrimenti si cade necessariamente nel devozionismo.
Trasformare Maria Valtorta in una fornitrice di mezzi che giustificano nuove forme di devozionismo è falsificare Maria Valtorta, creare confusione, e impedire che le persone arrivino al Gesù vivo e vero. Questo rimproverava Gesù ai cavillosi (I Quaderni del 1944, p. 285): inventarsi cavilli per annientare il capolavoro valtortiano. Contrapporre Amore a Scienza è precipitare e far precipitare, in questa trappola. […] Al mattino del primo settembre [1916], il primo venerdì del mese, l’ammalata potette ancora ricevere la Santa Assoluzione e il Santo Viatico, poi venendo le sempre meno le forze fisiche, conservando tuttavia lucida l’intelligenza ripeteva frequentemente i Santissimi Nomi di Gesù e di Maria: alle 13:30, di quello stesso giorno riuscito, sebbene a stento, l’atto di contrizione; un’ora dopo, per un’ultima volta, il Sangue di Gesù scendeva sull’anima sua per mezzo della Santissima Assoluzione e, mentre si recitavano per lei le preghiere rituali per la raccomandazione dell’anima, Suor benigna alle 15:15 tranquillamente moriva alla terra per nascere al cielo.