Il libro di Azaria
Dalla fine del 1945 per 52 settimane scriverà un dettato del suo angelo custode che ha scoperto avere nome “Azaria”.
Il complesso dei suoi dettati sono i commenti che fece alla seconda lettura – ma spesso di tutta la liturgia del giorno – della santa Messa domenicale del messale in uso fino al 1968. Il fine è aiutare Maria Valtorta nella sua missione di immolazione seguendo Gesù. In un momento particolarmente difficile per Maria Valtorta a causa dello spostamento del suo direttore spirituale, padre Romualdo Migliorini, a Roma, con l’obbligo di non rientrare più a Viareggio neppure per una veloce visita, il Cielo l’aiuta con questi dettati. Utili certamente a lei, ma anche a tutte quelle anime che Gesù attira sul suo cammino d’immolazione e che liberamente corrispondono. Inizialmente da lei chiamato “Messe Angeliche, Direzioni” ebbe poi il titolo di “Libro d’Azaria” redazionalmente. È uno scritto intensamente spirituale dove l’unione tra l’anima e Dio diventa forte e il dovere dell’anima di restare ad ogni costo sul crinale dell’obbedienza, è altrettanto forte e necessario.