Newsletter N. 11/23 – Nella Grotta: 25 dicembre 2023

Natale di Gesù e feste natalizie, stanno arrivando in fretta. Che cosa si può fare?

“Intanto preparatevi ad essa con purità di cuore e di intenti. Più puri sarete e più comprenderete. Perché l’impurità, quale essa sia, è sempre fumo che annebbia e appesantisce vista e intelletto. Siate puri. Iniziate ad esserlo dal corpo per passare allo spirito. Iniziate dai cinque sensi per passare alle sette passioni. Iniziate dall’occhio, senso che è re e che apre la via alla più mordente e complessa delle fami. L’occhio vede la carne della donna e concupisce la carne. L’occhio vede la ricchezza dei ricchi e concupisce l’oro. L’occhio vede la potenza dei governanti e concupisce il potere. Abbiate occhio pacato, onesto, morigerato, puro, e avrete desideri pacati, onesti, morigerati e puri. Più puro sarà il vostro occhio e più puro sarà il vostro cuore. Siate vigilanti sul vostro occhio, avido scopritore dei pomi tentatori. Siate casti negli sguardi se volete esser casti nel corpo. Se avrete castità di carne, avrete castità di ricchezza e di potere. Tutte le castità avrete e sarete amici di Dio. Non temete di esser beffati per essere casti. Temete solo di essere nemici di Dio”. (Ev vol. 2 p. 117)

Il santo Natale di Gesù è ormai prossimo. Presepi di tutte le grandezze e di tutte le forme, grazie a Dio, saranno realizzati un po’ dovunque. Case private, luoghi pubblici, chiese, strade, metropoli, città e frazioni, avranno il loro presepe. La varietà sarà grandissima: autocostruiti, comprati già fatti, alcuni con rappresentazioni artistiche bellissime e altri estremamente semplici. Alcuni saranno accompagnati da musiche, o contornati da elaborate scenografie. Tutti, alla fine, avranno una piccola, a volte la più piccola, statuina del Signore Gesù appena nato. Bello, degno d’essere ammirato, forse commovente. Tuttavia può rimanere inesorabilmente esteriore. Anche il miglior pittore, magari genio nell’arte della pittura e scultura, potrebbe realizzare delle rappresentazioni straordinarie, ma anche in questo caso, non può andare di per sé oltre un certo livello. Per vedere meglio e più in profondità ci vuole un di più non di questa creazione: ci vuole la Grazia Divina. Questa però non si può acquistare da nessuna parte; anzi non è proprio in vendita! L’unica possibilità è di seguire le indicazioni del Cielo, attualizzarle bene, chiedere – o gridare, come Timeo figlio di Bartimeo (Mc 10,47-51) – per ottenere il dono della “vista” e sperare fortemente che questa ci sia data. Servono “purità di cuore e di intenti”: il nostro essere, anima e corpo, deve rivolgersi il più possibile a Dio, nella totalità, e spingersi a essere nella Sua volontà. “Iniziate dai cinque sensi per passare alle sette passioni” scrive Maria Valtorta. E come si fa? Non perdendo tempo nei dettagli, mettere invece ogni cosa dietro al fine da raggiungere, cominciando “dall’occhio, senso che è re e che apre la via alla più mordente e complessa delle fami”. Poi la preghiera del cuore, intensa, completa, che riempie anima e corpo; così raggiunta la semplicità dell’umiltà, volgersi alla grotta della natività e contemplare. Con gli occhi della Grazia vediamo che l’universo intero è li in adorazione: il mistero dell’Incarnazione ora è visibile a tutti (o, comunque, a tutti coloro che lo vogliono vedere). Se la Grazia arriva potremo scorgere ciò che certamente vedeva san Francesco d’Assisi. Tre esseri umani un po’infreddoliti in una miseria di vita? Anche, ma sublimata dall’invisibile bellezza della purezza dei tre: san Giuseppe custode e padre putativo, difensore del piccolo appena nato; la Madre, la più pura di tutte le creature perché così ha voluto Dio per fare da prima culla al Figlio di Dio; il Bambino, uomo e ben più di uomo, il Dio fatto carne per fare di noi, povere persone, esseri degni del Paradiso o meglio del nostro indiarci. Gli occhi ci sono stati dati per contemplare questa meraviglia di meraviglie. Beati noi, beati ciascuno di noi, se accogliamo la proposta Divina e, imitando la Vergine Santa, la mettiamo in pratica.

Buon Santo Natale!
E Santo 2024!