Compendio di Teologia Ascetica e Mistica
Autore: Adolphe Tanquerey

La nuova edizione del celebre Compendio di Teologia ascetica e mistica di Adolphe tanquerey vuole rispondere all’impellente necessità di formare su basi sicure i direttori spirituali e tutti i battezzati che vogliono personalmente approfondire l’universo sconfinato e meraviglioso della vita di Cristo in noi.

Dalla prefazione alla quinta edizione 8 dicembre 1924

Questo Libro, come è indicato dal titolo, più che un trattato completo è un compendio che può servire di buon avviamento a studi più particolareggiati e più profondi. Per evitare l’aridità d’un compendio, abbiamo di proposito sviluppato, con riflessioni atte a fomentare la pietà, i punti più essenziali della vita interiore, come l’abitazione dello Spirito Santo nell’animo, la nostra incorporazione a Cristo, l’ufficio di Maria nella nostra santificazione, la natura della perfezione e la necessità di tendervi. Così pure, trattando delle tre vie, insistiamo su ciò che può indurre le anime alla confidenza, all’amore e alla pratica delle virtù.

Convinti che il dogma è il fondamento della teologia ascetica e che l’esposizione di quanto Dio ha fatto e continua a fare per noi è lo stimolo più efficace della vera devozione, abbiamo procurato di richiamare brevemente quelle verità di fede su cui si fonda la vita interiore. Quindi il nostro trattato è innanzitutto dottrinale, inteso a dimostrare che la perfezione cristiana deriva logicamente dai nostri dogmi, e soprattutto dall’incarnazione che ne è il centro. Ma è nello stesso tempo pratico, perché nulla è più efficace di una fede viva e illuminata per animarci agli sforzi energici e costanti richiesti dalla riforma di sé e dalla pratica delle virtù. Ci studiamo pertanto fin dalla prima parte di trarre dai nostri dogmi le conclusioni pratiche che spontaneamente ne derivano, di dedurne i mezzi generali di perfezione e di stimolare i lettori a mettere in pratica ciò che attentamente hanno letto: «Estore facrores verbi et non auditores tantum» (1Cor 1,22).

Nella seconda parte, che è eminentemente pratica, continuiamo ad appoggiare le nostre conclusioni sui dogmi esposti nella prima parte, specialmente sulla nostra incorporazione a Cristo e sull’abitazione dello Spirito Santo in noi. Lo purificazione dell’anima non si fa perfettamente se non incorporandoci a colui che è la sorgente d’ogni purezza la pratica positiva delle virtù cristiane non riesce mai così facile come quando attiriamo in noi colui che tutte le possiede nella loro pienezza e ardentemente brama di comunicarcele