Theresa Neumann (1898-1962)


Teresa Neumann è stata una grande mistica tedesca vissuta nella prima parte del 900. Nacque a Konnersreuth, un piccolo paese della Baviera settentrionale, l’8 aprile 1898.

Primogenita degli undici figli di Ferdinand Neumann, sarto, e di sua moglie Anna Grillmeier, contadina. Battezzata poco dopo la nascita, il 10 aprile, Domenica di Pasqua, crebbe nel modesto ambiente familiare, educata ai valori cristiani. Dopo aver ricevuto la Cresima nel 1908 e la Prima Comunione nel 1909, avrebbe voluto diventare suora missionaria, ma l’inizio della Grande Guerra impedì la realizzazione di questa sua aspirazione. Frequentò con profitto la scuola primaria e nel 1912 iniziò a lavorare come domestica, limitando necessariamente lo studio alla scuola domenicale di catechismo.
Nella notte fra l’11 e il 12 marzo 1926, Teresa ricevette nelle mani, nei piedi, nel costato e sul capo le piaghe di Gesù Cristo: le stigmate. Ella disse di aver avuto la prima di una serie di visioni della Passione e Morte di Gesù: in quell’occasione, si sarebbe aperta, all’altezza del cuore, la prima delle ferite sanguinanti e, successivamente, sarebbero apparse tutte le stigmate di Cristo.
Durante il nazismo, al quale era ostile, le venne ritirata la tessera annonaria per gli alimenti, mentre le venne concessa una doppia razione di detersivo, a causa della quantità di biancheria insanguinata. Così anche la burocrazia nazista rendeva testimonianza ad una meraviglia strabiliante. Dal 1926, anno in cui ricevette le stimmate, fino al momento della sua morte, Teresa Neumann non mangiò e non bevve mai nulla, nutrendosi esclusivamente dell’ostia consacrata. La diocesi di Ratisbona istituì una commissione composta da uno psichiatra, il dott. Ewald, da un medico, il dott. Seidl e da quattro suore, che sorvegliò e studiò Teresa per un periodo di quindici giorni. A gruppi di due le suore, sotto giuramento, controllarono ininterrottamente anche il più piccolo movimento della donna. A Teresa, venne proibito l’accesso alla toilette: tutte le secrezioni venivano raccolte ed esaminate. I medici eseguirono approfondite analisi delle ferite e controllarono più volte il peso e la temperatura corporea della donna. Al termine dei quindici giorni i medici dichiararono l’autenticità delle stigmate e confermarono che nessuna sostanza era stata ingerita dalla paziente durante il periodo dell’indagine. La mistica possedeva anche i doni della bilocazione (la capacità di essere in luoghi diversi allo stesso tempo), della xenoglossia (la capacità di esprimersi in lingue sconosciute), della telepatia e della profezia.

Contemporanea di Maria Valtorta, ma non citata mai