Commento
Come Fondazione Maria Valtorta ets siamo assolutamente d’accordo che gli scritti di Maria Valtorta NON siano un Vangelo apocrifo, né tantomeno un presunto “quinto Vangelo”. Abbiamo sempre sostenuto e ribadito con forza questa verità, ricordandola e spiegandola anche a qualche lettore appassionato che ci è effettivamente capitato di incontrare. Non sappiamo che cosa abbia suscitato il comunicato del Dicastero per la Dottrina della Fede, ma purtroppo possiamo immaginare commenti assolutamente fuori luogo, che invitiamo tutti i lettori delle opere valtortiane a non fare in nessuna occasione, né pubblica né privata.
Sappiamo che l’eventuale origine soprannaturale delle opere di Maria Valtorta non è ancora stata pienamente studiata dalla Chiesa, che perciò non può che pronunciarsi come ha fatto. Promuoviamo lo studio e la ricerca in questo ambito, perché convinti che d’altra parte l’origine degli stessi scritti non sia riconducibile ad un piano solamente umano; cerchiamo quindi di fornire alla Chiesa quei contributi – anche scientifici – perché possa indagare e decretare l’origine di tali scritti. Sulla base dei criteri di discernimento in questo campo, si deve infatti tenere conto – tra gli altri – della coerenza con la Dottrina e dell’effetto sul popolo di Dio: studi teologici e numerosissime testimonianze mostrano una fede rafforzata nelle Verità della Tradizione del magistero cattolico.
(Ricordiamo il percorso – ancora in via di sviluppo – dei pronunciamenti circa le presunte apparizioni della Vergine Santa a Medjugorje: da una prudenza quasi diffidente che sconsigliava il pellegrinaggio, al riconoscimento delle prime apparizioni, alla constatazione del bene fatto a tantissime anime e il conseguente permesso alla preghiera in quel luogo).
Il comunicato non vieta e neppure sconsiglia la lettura delle opere valtortiane; solo invita nuovamente a quella santa prudenza necessaria anche nel caso ci si trovasse di fronte ad una rivelazione privata, che infatti necessita di un giusto discernimento sulle sue modalità e sui suoi contenuti.
Inoltre, il comunicato non si pronuncia sulla persona di Maria Valtorta, in quanto la sua vita è ovviamente legata ma distinta dalle sue opere: la sua santità potrebbe essere riconosciuta anche senza pronunciarsi sull’origine soprannaturale o meno dei suoi scritti.
Infine, ricordiamo con gratitudine la lettera di risposta ricevuta lo scorso anno da Papa Francesco, in cui scrive: “vi incoraggio a proseguire con tanto impegno il vostro compito di dare a conoscere la vita di Maria Valtorta e la sua opera letteraria, particolarmente tutto quello che può offrire per il bene della Chiesa e della società”. Continueremo quindi le nostre attività utilizzando l’opera valtortiana, che crediamo essere una “illustrazione” dei misteri della Salvezza quale strumento efficace per la Nuova Evangelizzazione.
Domenica 23 febbraio 2025, san Policarpo martire
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