Contemplazioni con “I misteri della vita di Gesù Cristo Nostro Signore” – per chi ha già fatto gli Esercizi Spirituali
Sant’Ignazio stesso aveva preparato un’apposita sezione degli Esercizi come traccia delle contemplazioni da fare e rifare quotidianamente. Si tratta dei numeri dal 261 al 312, chiamati anche “I misteri della vita di Nostro Signore Gesù Cristo”.
Gli episodi proposti vanno dall’Annunciazione a Pentecoste, e sono per grande parte sovrapponibili ai Misteri del s. Rosario. Che cos’è infatti, questa santa devozione, se non il farsi guidare dalla Vergine Maria nella conoscenza dei misteri della Salvezza? Non a caso, enunciando ogni mistero, decina dopo decina, si dice: “si contempla”.
Anche storicamente, la recita del s. Rosario è fiorita particolarmente dal 1500, con la definizione ‘canonica’ della seconda parte dell’Ave Maria, e della forma delle decine e delle corone. Questo secolo aveva visto grandi sconvolgimenti nella Chiesa con la cosiddetta Riforma Protestante; la risposta dei santi – tra cui, ad esempio, santa Teresa d’Avila – è stata quella di riportare l’attenzione a Gesù nella Sua santissima umanità.
Con sant’Ignazio si può quindi imparare anche un modo nuovo di recitare il Rosario, cioè come vera e profonda contemplazione di Gesù attraverso Maria. Al di là della forma e dei misteri canonici, donati a tutti dalla sapienza della Chiesa, Madre e Maestra, con ogni Ave Maria chiediamo alla Madre di Dio di introdurci nel mistero della santissima umanità di Gesù, Verbo fatto Carne; ci lasciamo accompagnare in quei dettagli che – senza ombra di curiosità frivola – facciano scendere nel cuore la conoscenza, perché diventi esperienza e ricordo; perché Gesù diventi l’amico, il maestro, l’amato. Alla Vergine Santa ci affidiamo, continuamente e saldamente, per conoscere, amare e quindi servire Gesù Nostro Signore.
Questa è la santa ‘arma’ spirituale per cambiare noi stessi, e – a Dio piacendo – riconvertire il mondo.